A novembre 2020 si stima, per l’interscambio commerciale con i Paesi extra Ue27, un aumento congiunturale per entrambi i flussi, più ampio per le importazioni (+3,6%) rispetto alle esportazioni (+2,7%). Lo segnala l’Istat nella nota sul commercio estero extra Ue relativa la mese di novembre 2020. L’incremento su base mensile dell’export interessa tutti i raggruppamenti principali di industrie, a eccezione dei beni strumentali (-2,4%) – segnala l’Istituto di statistica -, ed è dovuto in particolare all’aumento delle vendite di beni intermedi (+5,7%) e beni di consumo non durevoli (+5,0%). Dal lato dell’import, si registrano forti incrementi congiunturali per beni strumentali (+15,1%) e beni di consumo durevoli (+8,7%). In diminuzione gli acquisti di energia (-6,3%).
Nel trimestre settembre-novembre 2020, rispetto al precedente, l’export cresce del 10,8%; la crescita, generalizzata, è più sostenuta per energia (+14,5%), beni di consumo durevoli (+13,8%) e beni strumentali (+13,7%). Nello stesso periodo, l’import aumenta su base congiunturale del 3,0%, con gli incrementi maggiori per beni di consumo durevoli (+10,3%) e beni intermedi (+10,2%). In calo le importazioni di beni di consumo non durevoli (-7,0%) ed energia (-2,5%).
A novembre 2020, l’export torna a registrare una crescita su base annua (+1,4%, da -9,7% di ottobre), mentre l’import segna una decisa attenuazione della flessione (-6,8%; era -12,4% a ottobre). Nello stesso mese, per l’area extra Ue, al netto del Regno Unito, si stima che l’export aumenti del 3,1% su base mensile e dell’1,4% su base annua. “Dopo la battuta d’arresto di ottobre, a novembre l’export verso i Paesi extra Ue registra un nuovo aumento congiunturale, cui contribuisce soprattutto la crescita delle vendite di beni intermedi e beni di consumo non durevoli (per circa 3 punti percentuali) – commenta l’Istat -. Anche su base annua, l’export torna a crescere sostenuto principalmente dagli aumenti delle vendite di beni intermedi e beni strumentali. La crescita dell’export è trainata soprattutto dalle vendite verso Cina e Svizzera”.