Nell’imminenza del dibattito parlamentare sul disegno di legge che prevede di depenalizzare l’aborto, i vescovi argentini propongono che in tutte le messe il prossimo 8 dicembre, solennità dell’Immacolata, si preghi per la cura della vita nascente. Intanto, nel corso delle prime audizioni al Congresso, stanno intervenendo 50 esponenti della società civile, 50 a favore del disegno di legge e 50 contro. Tra gli intervenuti anche padre José Maria “Pepe” Di Paola, coordinatore dei “curas villeros”, i sacerdoti delle “villas” della periferia bonaerense.
“Il presidente dice di aver inviato il disegno di legge al Congresso perché aveva fatto una promessa e vuole mantenerla. Sarebbe interessante se potesse dirci con chi si è impegnato. E, nel caso, a chi ha fatto la promessa. Al popolo sicuramente no. E al popolo delle ‘villas’ neppure. E neanche alle province”, ha detto padre Pepe, che ha proseguito: “Come preti e suore delle ‘villas’ e dei quartieri popolari, abbiamo imparato da chi ci sta vicino ad amare e prenderci cura della vita. I vincoli d’amore che si generano tra i più poveri ci mostrano che ogni vita vale”.
Il sacerdote ha evidenziato: “Parte di questa ipocrisia sta nel sostenere che l’aborto è una necessità dei poveri, si afferma di farlo per loro. Penso che basterebbe che i funzionari governativi facessero la fila nei centri sanitari, frequentassero gli ospedali provinciali e nazionali, per rendersi conto di cosa hanno veramente bisogno i poveri e soprattutto le donne povere. La legalizzazione dell’aborto ammette come condotta legale l’eliminazione di una vita che invoca una risposta superiore”.
Tra i relatori in Parlamento contro la legalizzazione figurano anche l’ex magistrato della Corte Suprema Rodolfo Barra, l’avvocata specializzata in Diritto familiare Úrsula Basset, il medico Ernesto Berutti, il pastore evangelico Osvaldo Carnival, la sociologa María Elena Critto, l’avvocato penalista Hernán Munilla Lacasa, il medico Miguel Schiavone, rettore dell’Università Cattolica dell’Argentina, il rabbino Zelajen Fshel.