“Un’opera seria, che richiede una grande onestà, un grande senso del bene comune, un grande senso di cura”: così mons. Santo Marcianò, arcivescovo ordinario militare per l’Italia (Omi) ha descritto il lavoro dell’Agenzia del Demanio durante una messa in preparazione al Natale, celebrata ieri a Roma, nella Chiesa di San Rocco all’Augusteo. Rivolgendosi al personale dell’agenzia del Demanio, l’arcivescovo castrense ha ricordato la figura di san Giuseppe, uomo “onesto e giusto. Il giusto è l’uomo vicino alla Legge, alla Legge di Dio. Il giusto ascolta la Parola di Dio e, per tale motivo, riesce a fare scelte che coniugano la giustizia umana con la giustizia divina, ovvero con la logica dell’amore. Anche la vostra missione – ha detto mons. Marcianò – richiede questo senso di onestà e giustizia. Esige riflessione e rettitudine, per prendere decisioni eque e giuste, nella consapevolezza, tuttavia, che Dio rimanda sempre oltre, ci sfida a usare, assieme alla giustizia, l’amore; e l’amore, da una parte, accompagna ogni impegno e, dall’altra parte, scruta la preziosità nascosta delle cose e genera decisioni coraggiose, intuizioni innovative”.San Giuseppe “ha il senso del bene comune: voi avete il compito di ottimizzare il valore degli immobili, razionalizzare gli spazi, recuperare beni non utilizzati; ma il servizio al bene comune si esplica altresì nella valorizzazione di un patrimonio che include edifici di grande valore storico, testimonianze di una identità culturale di cui il popolo ha bisogno, i giovani hanno bisogno, per essere educati a trovare radici che li aiutino a essere se stessi. Per questo il vostro è anche servizio educativo. È bello pensare al senso di cura legato al lavoro. È bello – ha concluso – pensarlo in ogni lavoro, anche nel vostro. La cura è precisione, è attenzione ai particolari, è dedizione; è, in definitiva, amore”.