“Non credo che nessuna cabina di regia o nessun gruppo di esperti possa sostituirsi alle necessarie decisioni del Parlamento”. Lo ha sottolineato il presidente del Senato della Repubblica, Maria Elisabetta Alberti Casellati, nel suo intervento in occasione dello scambio di auguri con la Stampa parlamentare tenutosi in Sala Koch, a Palazzo Madama.
Rispetto al Recovery Fund e ai progetti sul rilancio del Paese “il Parlamento deve riguadagnare la sua centralità, garantire trasparenza e reale partecipazione ai cittadini rispetto al processo decisionale”, ha ammonito Casellati. “È un compito che dobbiamo perseguire con determinazione, perché il Parlamento deve tornare ad essere centro reale per la definizione delle scelte programmatiche e legislative”, ha proseguito: “Sono consapevole che stiamo attraversando una situazione eccezionale, ma mi auguro che non si proceda più nel legiferare come nel decreto-legge Ristori. Abbiamo vissuto una concatenazione di ben quattro provvedimenti a contenuto plurimo confluiti in un unico testo attraverso emendamenti e subemendamenti governativi. Non solo la lettura è stata difficile, ma anche il vaglio di ammissibilità degli emendamenti”. Per Casellati, “il momento è grave e, certo, occorre agire velocemente. Ma la storia e moltissimi esempi, come la legge di bilancio o le missioni internazionali, ci insegnano che la centralità delle Camere non è incompatibile con la rapidità decisionale. Basta la volontà politica. Che possibilmente significhi collaborazione tra maggioranza e opposizione”. “Ad oggi, non abbiamo ancora visto grandi frutti”, ha osservato, aggiungendo che “non si tratta di trovare uno strumento straordinario, si tratta di capire cosa si intenda concretamente per collaborazione, quale è il punto di equilibrio e il punto di caduta di una possibile intesa”.