“Scegliamo di vivere come ‘pastori nella notte’ l’esperienza contemplativa che ci pone dinanzi al Mistero dell’Incarnazione del Signore Gesù”. È l’invito del vescovo Gianrico Ruzza alla comunità diocesana di Civitavecchia-Tarquinia nella lettera di Natale inviata oggi. In occasione del “primo Natale che viviamo insieme”, il presule afferma: “Il Mistero liturgico è integro e ci permette di rivivere, come ogni anno, l’evento che ha cambiato la storia del mondo: l’Incarnazione del Signore. Il contesto ambientale in cui celebriamo la solennità del Natale, però, è straordinario: la pandemia ci costringe a rivedere le abitudini e le tradizioni popolari che accompagnano questo momento della vita religiosa e culturale del nostro popolo. Siamo, infatti, al centro di una crisi sociale, culturale, sanitaria molto forte: la paura e l’instabilità sembrerebbero prendere il sopravvento sulla gioia e sulla speranza. Abbiamo bisogno di ‘segni’ forti, che parlino al nostro cuore affaticato e preoccupato”.
“Giungiamo a Natale – continua mons. Ruzza – con molte preoccupazioni e con un forte desiderio di pace e di serenità. Come possiamo vivere tutto questo? Anzitutto accogliendo la chiamata a fidarci del Signore, che compie le sue promesse; anche nelle difficoltà che viviamo in quest’ora delicatissima della storia, Dio si rende presente e la celebrazione dell’Incarnazione ci rafforza nella consapevolezza di essere amati e custoditi dalla Provvidenza divina”.
In occasione della presentazione del documento del vescovo, la diocesi ha pubblicato il nuovo sito internet. Con una veste grafica rinnovata e un’organizzazione interna che offre maggiore spazio alle notizie e ai contenuti multimediali.