È stato pubblicato in questi giorni il Rapporto annuale (Bilancio) della Chiesa di Padova relativo all’anno 2019. Le necessarie accortezze per il contenimento della pandemia in corso non hanno permesso una presentazione pubblica articolata e argomentata come negli anni scorsi, ma il Rapporto è disponibile sul sito web diocesano e ha un filo conduttore che in questa occasione corrisponde con l’orizzonte pastorale dell’anno in corso: “La carità nel tempo della fragilità”.
“L’esperienza della fragilità, della paura, della malattia ha condizionato i nostri percorsi di questi ultimi mesi e ha condizionato le nostre scelte – sottolinea il vescovo Claudio Cipolla nell’introduzione ripercorrendo gli orizzonti pastorali 2020-2021 –. Quest’esperienza si è presentata come male, malattia, morte, lockdown ma, guidati dallo Spirito l’abbiamo affrontata e abbiamo tentato di ricavarne il bene”. Ora possiamo “immaginare una possibilità di rinnovamento per le nostre comunità. […] A partire dall’urgente appello dei poveri, siamo chiamati a ripensarci, a ringiovanirci nel cuore, a ritentare di edificare quelle comunità del Vangelo che parlano del Signore con la vita”.
Il Rapporto annuale presenta il “Bilancio dell’ente diocesi” (stato patrimoniale e rendiconto gestionale) raffrontato con l’anno precedente: in estrema sintesi, il rendiconto gestionale 2019 si chiude con un totale di proventi pari a 9.423.461 euro a fronte di 10.471.219 euro di costi, con un disavanzo di 1.047.759 euro. Di seguito si potrà leggere il rendiconto finanziario e la relazione dell’ente certificatore PricewaterhouseCoopers SpA. Per quanto riguarda le assegnazioni dell’8 per mille, sono stati destinati 1.618.729 euro in interventi caritativi; 1.679.427 in esigenze di culto e pastorale; 142.336 euro per il restauro di beni culturali. Ci sono poi i dati aggregati dei bilanci di altri enti diocesani (Casa del Clero, Cpcs-Centro padovano della comunicazione sociale, Mad-Movimento apostolico diocesano, Oda-Opera diocesana assistenza; Odap-Opera diocesana adorazione perpetua) e il rendiconto delle parrocchie.