“È stato uno degli anni più difficili e dolorosi della nostra storia recente. Un anno vissuto nell’emergenza; sanitaria; sociale; economica”. Lo ha sottolineato il presidente del Senato della Repubblica, Maria Elisabetta Alberti Casellati, nel suo intervento in occasione dello scambio di auguri con la Stampa parlamentare tenutosi in Sala Koch, a Palazzo Madama.
La seconda carica dello Stato ha voluto dedicare un pensiero “ai più di 66mila morti di Covid e ai malati che stanno lottando contro un nemico insidioso e difficile e ai medici e agli operatori sanitari che continuano a lavorare senza sosta al loro fianco”. Casellati si è soffermata sulla “morte in solitudine dei malati di Covid. Una morte inaccettabile perché priva di umana pietà”. “Garantire ai familiari il diritto all’ultimo saluto è un atto di civiltà che non si può negare, neanche nell’emergenza”, ha evidenziato, aggiungendo che “è sufficiente applicare a mio avviso le stesse precauzioni utilizzate dal personale medico negli ospedali”.
La presidente ha anche richiamato la situazione dei “malati no-Covid che, pure affetti da patologie gravi, non riescono ad avere accesso alle cure”. Questo “potrebbe compromettere la loro stessa vita”, ha ammonito Casellati.