Consiglio d’Europa: necessarie “correzioni sostanziali” alla proposta di legge sulla sicurezza. Tutelare forze dell’ordine ma evitare uso eccessivo della forza

Dunja Mijatović (foto SIR/Consiglio d'Europa)

Oggi è stata recapitata al comitato giuridico del Senato francese una lettera della commissaria dei diritti umani del Consiglio d’Europa Dunja Mijatović che chiede “correzioni sostanziali” alla proposta di legge sulla sicurezza generale per renderla più coerente con i diritti umani. Anche la commissaria contesta, come le numerose manifestazioni in Francia nelle scorse settimane, l’articolo 24 del disegno di legge, che introduce il divieto di diffondere immagini dei volti delle forze dell’ordine impegnate in operazioni di polizia. “Questo divieto”, scrive Mijatovic, “è una violazione del diritto alla libertà di espressione, che include la libertà di comunicare informazioni”. Ed è un divieto “particolarmente ingiustificato” anche in relazione al fatto che “le forze dell’ordine sono già protette da molte disposizioni legali esistenti”. La lettera contesta anche altri elementi del progetto di legge e chiede, per esempio, misure per rafforzare il diritto alla privacy, come limiti più severi per l’accesso alle riprese dei circuiti chiusi o per l’uso delle body camera da parte delle forze di polizia, o ancora per la sorveglianza tramite telecamere o droni aerotrasportati. Per la commissaria, è solo “migliorando la protezione completa e armoniosa dei diritti di ciascuno” che si possono “creare legami più stretti tra le forze dell’ordine e il pubblico”. Bisogna certo tutelare le forze di polizia, conclude Mijatovic, ma anche “combattere i rischi di abuso e di uso eccessivo della forza”.

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