“Quel Bambino, del tutto indifeso e dipendente, totalmente affidato, consegnato all’Altro per poter vivere e crescere, è il segno di grazia offerto a questo nostro difficile tempo come opportunità di vera Speranza. Facciamo condensare nel cuore l’immagine rassicurante del Bimbo tra le braccia della mamma che lo ha generato! Quella amorevole cura ne placa il pianto! È l’immagine che dona serenità ed equilibrio allo spirito, proprio ora che viviamo nelle ombre di una prova difficile e inattesa; esperienza che ha cancellato molte sicurezze, smascherato inutili pretese e molte supponenze; ha fatto emergere tutti i fallimenti del nostro tempo”. Lo scrive mons. Orazio Francesco Piazza, vescovo di Sessa Aurunca e amministratore apostolico di Alife-Caiazzo, in una lettera alle due comunità per Natale.
“L’esperienza del limite e della limitazione apre un sentiero che riserva la possibilità di respirare la fragranza di un’umanità semplice e sobria, pulita, senza contagi o inquinamenti: è l’umanità dello scoprirsi creature, come nel nostro bel dialetto vengono chiamati i bambini; è la vera presa di coscienza di cui abbiamo bisogno per trovare l’essenziale della vita”, sottolinea il presule. E questo essere piccoli, bisognosi di cure, esposti al pericolo ma anche all’amore di Dio che è più forte, per il vescovo diventa richiamo al superamento della distanza tra Dio e l’uomo nell’immagine del Bambino nato-per-noi di cui parla il profeta Isaia.
“Nel ritrovare questa confortante consapevolezza, proprio ora che tutti vorrebbero salvare il consueto Natale, spensierato e consumistico, dobbiamo chiederci: queste dure prove che stiamo vivendo, le ansie, le paure, che stiamo affrontando, possono impedirci di essere in Lui e camminare insieme a Lui?”. Questa ricerca di serenità, questa riscoperta della sua grazia che si innesta nella vita di ognuno è da rintracciare anche nei volti di chi si fa compagno di strada ogni giorno e “ci sostiene tra fatiche e attese”; è lì che il Signore si rivela in tutta la sua umanità.
Mons. Piazza conclude: “Auguro a tutti voi la salvezza del Natale di Gesù, il Signore, che scioglie i vincoli di tante nostre ansie e resistenze interiori, che libera il cuore di ognuno per accogliere il dono della semplicità, della essenzialità, della bellezza dell’umano da rigenerare, tra noi, con la sua grazia”.