Editoria: Rogate Ergo, il numero di dicembre dedicato al dono

Fare un dono non può essere solo una consuetudine natalizia, ma dovrebbe costituire l’atteggiamento ordinario del cristiano per il quale l’atto del donare è segno di amore verso gli altri. Il numero di dicembre della rivista “Rogate ergo” affronta l’argomento in chiave vocazionale, sostenendo che chi abbraccia la logica evangelica del “dono” scopre più facilmente il suo posto nella vita. In particolare si parla delle vocazioni di speciale consacrazione, la cui autenticità si misura sulla capacità di donare a Dio e agli altri la propria vita. Il teologo don Luigi Maria Epicoco sostiene che “non si dovrebbe più dire prendo moglie o prendo marito, prendo i voti o prendo messa, ma dono la mia vita a qualcuno”. Parlando poi dei giovani d’oggi lo scrittore Carlo Climati si chiede se la cultura del dono li riguarda. La sua risposta è positiva, considerando soprattutto la prova di solidarietà che i giovani dimostrano nelle emergenze come l’esperienza dell’associazione “Natale 365”, che ha lo scopo di diffondere la cultura del dono, ricreando durante l’anno l’atmosfera magica delle feste natalizie. Nel settore delle testimonianze si parla dei giovani che si rendono utili nell’emergenza sanitaria. Molti prendono il posto dei volontari più anziani, rimasti a casa per motivi precauzionali. Non appartenendo ad alcuna organizzazione questi giovani costituiscono, secondo il sociologo Renato Frisanco, “il volto moderno della cittadinanza solidale”. Anche a Padova, capitale europea del volontariato 2020, più della metà delle circa 1.800 persone che partecipano al progetto “Noicisiamo” sono giovani esordienti.

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