“A partire dai momenti in cui viviamo come popolo, la ringraziamo per il suo magistero incessante, chiaramente manifestato nella sua enciclica Fratelli tutti, dove solleva le questioni che nel prossimo futuro impegneranno seriamente la nostra predicazione e anche le sue parole e gesti a difesa della vita umana nascente”.
Lo scrivono a Papa Francesco i vescovi argentini, che ieri si sono riuniti ieri nella Commissione permanente della Conferenza episcopale (Cea). Nella breve lettera, firmata dal presidente della Cea, mons. Oscar Vicente Ojea, vescovo di San Isidro, e dal segretario generale, mons. Carlos Humberto Malfa, vescovo di Chascomús, viene confermata “la comunione con il Successore dell’apostolo Pietro”. Al Papa l’augurio di “un felice anniversario della sua vita umana e sacerdotale, nonché un fecondo Avvento e Santo Natale”.
Durante l’incontro, i vescovi hanno deciso di promuovere un triduo per la vita nascente, in vista del voto decisivo del Senato sulla legalizzazione dell’aborto, che ha già ricevuto il sì della Camera dei deputati.
Sabato 26 dicembre, la Commissione esecutiva della Cea, a nome di tutti i vescovi, si recherà in pellegrinaggio alla Vergine di Luján, patrona del popolo argentino. Nella basilica, alle 10, verrà celebrata l’Eucaristia, che sarà trasmessa attraverso i social network. Domenica 27 dicembre, nell’ambito della festa della Sacra Famiglia, verranno celebrate messe nelle cattedrali e parrocchie del Paese e si pregherà soprattutto per la vita nascente. Lunedì 28 dicembre, solennità dei Santi Innocenti, i vescovi argentini invitano il popolo di Dio a una giornata di digiuno, preghiera e celebrazione della messa per tale intenzione.