Venezuela: naufragio migranti diretti a Trinidad e Tobago. Vescovi, “rispettare i diritti umani, punire i responsabili”

La Chiesa venezuelana prende posizione sul naufragio di una nave di migranti venezuelani che tentavano di raggiungere Trinidad e Tobago. 14 i corpi senza vita che sarebbero stati rinvenuti nel fine settimana, ma a questi si aggiungono alcuni dispersi, per un totale di una ventina di persone. In una nota, sottoscritta anche dalla rete latinoamericana Clamor, firmata dal card. Baltazar Porras, amministratore apostolico di Caracas e presidente di Caritas Venezuela, da mons. Roberto Lückert León, arcivescovo emerito di Coro, e da mons. Jaime Villarroel, vescovo di Carúpano (Sucre), si sostiene tra l’altro: “Sia la Repubblica Bolivariana del Venezuela sia la Repubblica di Trinidad e Tobago sono obbligate a rispettare pienamente e senza discriminazioni di alcun genere tutti i diritti umani delle persone migranti, in particolare tutti i doveri di prevenzione, indagine, punizione dei responsabili e riparazione globale per le violazioni dei diritti umani”.
Proseguono i vescovi: “Occorre garantire che l’indagine sui fatti sia condotta secondo i protocolli e nel pieno rispetto dei diritti dei familiari, nella loro condizione di vittime. Questa indagine non dovrebbe essere di natura meramente formale, ma dovrebbe portare all’accertamento completo dei fatti e ad atti conclusivi che portino all’accertamento delle responsabilità penali, civili e amministrative che potranno emergere”.
La nota rimprovera al Governo di Trinidad e Tobago i respingimenti e gli atteggiamenti di stigmatizzazione recentemente messi in luce e contesta a entrambi i Paesi che sono parte in causa di essere “lontani dall’accettare la loro responsabilità e dall’adottare le misure necessarie per la non ripetizione e la riparazione di violazioni dei diritti umani dei migranti”. Inoltre, vengono rilasciate “dichiarazioni di criminalizzazione e discredito dei funzionari internazionali degli organismi di protezione e organizzazioni non governative impegnate in attività umanitarie con la popolazione migrante venezuelana, cioè un gruppo particolarmente vulnerabile per quanto riguarda i diritti umani e la situazione umanitaria”. Perciò, “deve cessare” questa situazione di mancato rispetto dei propri doveri da parte di Venezuela e Trinidad e Tobago.

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