Coronavirus Covid-19: Osservasalute, letalità variabile in Europa ma non legata solo a età avanzata. Solipaca (direttore), “migliorare sistemi di sorveglianza”

“Implementare sistemi di sorveglianza più efficaci di quello attualmente presente in Italia e nel resto dei Paesi europei” per comprendere le ragioni delle variazioni della letalità da Covid-19 registrate in Italia e nel resto d’Europa. Lo chiede  Alessandro Solipaca, direttore scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni italiane dell’Università Cattolica (Osservasalute) che oggi ha diffuso un focus in materia. Tra le cause di questa “variabilità” l’aggressività del virus, la performance dei Sistemi sanitari , un tracciamento poco efficiente dei casi di contagio e il loro tracciamento.
In Europa, il numero più elevato di contagi in rapporto a 10mila residenti si registra in Lussemburgo (626,8), seguito da Repubblica Cecoslovacca (522,9) e Belgio (519,0). I meno colpiti sono Finlandia (51,2) Grecia (110,1) e Lettonia (115,1). La mortalità più alta si riscontra in Belgio (15,3), Italia (10,15) e Spagna (9,9), mentre Finlandia (0,8), Cipro (0,8) ed Estonia (1,0) sono i Paesi meno colpiti. Ponendo l’attenzione sul rapporto tra decessi e contagiati, anche le analisi a livello europeo registrano una elevata variabilità ma il confronto con la popolazione anziana (ultra 65 anni) evidenzia una correlazione non significativa. Insomma, l’età anziana spiega solo in parte un alto tasso di mortalità. Lo dimostra il tasso elevato di mortalità di Gran Bretagna e Irlanda nonostante la popolazione “relativamente giovane” rispetto a molti altri Stati europei, conclude il focus.

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