Il dipartimento di Teologia pastorale della Facoltà di teologia dell’Università di Malta ha lanciato un sondaggio anonimo on line “sull’impatto della pandemia Covid-19 sul nostro significato nella vita, sulle convinzioni personali, sul senso di comunità e sui sistemi di supporto”. I promotori, coordinati dal capo dipartimento Carl-Mario Sultana, vogliono così chiedere aiuti per “riflettere in modo costruttivo su una crisi globale che è difficile da capire e difficile da vivere”. Le domande – la cui compilazione richiede circa venti minuti – sono semplici e di risposta immediata e riguardano il proprio vissuto personale nel tempo del confinamento e in generale della pandemia, che cosa abbia contraddistinto quel tempo anche sul piano della fede, quale sia stato il vissuto e il coinvolgimento rispetto alla comunità parrocchiale, le attese, le reazioni alle celebrazioni in streaming, la loro adeguatezza e la possibilità che vengano mantenute in futuro. L’ultima sezione riguarda specificamente il futuro e contiene tre domande: pensi si dovrebbe svolgere una celebrazione per segnare la fine della pandemia” e “quale dovrebbe essere il significato” (per ringraziare, ricordare i defunti, celebrare la vita, raccogliere fondi…) e poi si chiede se, ora che le chiese hanno riaperto, si pensa di partecipare in presenza, on line, o non partecipare proprio più.