“Questa decisione nasce con l’intenzione di valorizzare ancora di più il territorio e offrire un’informazione di più ampio respiro ai nostri lettori”. È il commento, rilasciato al Sir, da Francesco Zanotti, direttore del settimanale cattolico aderente alla Fisc (Federazione italiana settimanali cattolici) “Corriere Cesenate”, in merito alla scelta “di dare vita a un unico giornale che continuerà la propria vita, il Corriere Cesenate, e uscirà in tre edizioni: una cesenate, una faentina e una ravennate”. “Per i nostri lettori – spiega Zanotti – non cambierà nulla, se non che potrebbero trovare argomenti di più ampio respiro a livello Romagna. Il vero valore aggiunto, pensiamo noi direttori (e con noi gli editori, ovviamente) sarà dato dal lavorare assieme, con le tre redazioni”. Nello specifico, il giornale uscirà con 24 pagine (di cui 16 prodotte dalle redazioni locali) o con 32 (di cui 24 prodotte dalle redazioni locali). Tre edizioni diverse, quindi, che per il direttore significano “un connubio di diverse esperienze e professionalità”. Questa “nuova avventura”, è stata intrapresa in via informale a febbraio. “Paradossalmente – racconta Zanotti – il lockdown ha favorito il lavoro da remoto dei diversi operatori delle redazioni. Così si è giunti ad avere un’unica redazione in tre diverse città. Ciascuno rimarrà a casa propria, attivo e in ascolto del territorio, e sarà chiamato al confronto costante con chi gli abita accanto ed è portatore di una sensibilità umana ed ecclesiale diversa”. “Si tratta di una sfida – conclude il direttore –. Semplice e avvincente al tempo stesso. Anche entusiasmante. Di sicuro entra in campo una novità. Ci addentreremo nei dettagli all’inizio del prossimo anno, quando già partirà la rinnovata forma giuridica della nostra editrice di cui faranno parte esponenti delle tre diocesi. Intanto è bello per noi condividere la decisione di avere dato vita a questa nuova avventura. Anzi, nel percorso che stiamo per intraprendere ci piacerebbe essere sempre di più, con tanti abbonati e lettori, sia di provata amicizia e sia nuovi. La nostra ‘mission’ rimane immutata, da ormai 110 anni: leggere il territorio, l’Italia e il mondo alla luce del Vangelo, perché al credente ‘nulla è estraneo di quanto è umano’”.