“La Commissione europea non decide e non può imporre nulla nella sfera propria della religione; può solo emettere raccomandazioni relative a incoraggiare e intensificare la protezione dal Coronavirus nella vita sociale durante le vacanze. Queste raccomandazioni però non possono portare alla cancellazione o al trasferimento online dei servizi natalizi e nessuno, se onesto, può volerlo o imporlo”. Parole dure quelle usate da Vasile Bănescu, portavoce del Patriarcato rumeno, e pubblicate in inglese sul sito del patriarcato in merito alle linee guida che la Commissione europea ha reso note nei giorni scorsi con le raccomandazioni per il periodo delle festività natalizie e di quello invernale, allo scopo di contenere il più possibile la pandemia della Commissione Ue, anche in vista del probabile arrivo a breve in Europa dei vaccini. “Le chiese – spiega Bănescu – sono ben consapevoli dell’attuale situazione estremamente difficile e sono significativamente e in modo caritatevole coinvolte nel sostenere le autorità, con le quali sono e rimarranno costantemente in contatto per combattere la pandemia. La loro esperienza sociale e il discernimento conferito dalla fede amica della ragione fanno delle chiese spazi di comunità dove le funzioni religiose possono svolgersi in sicurezza”. Il portavoce del Patriarcato assicura che le Chiese e in genere tutte le confessioni religiose “invocano costantemente l’osservanza delle norme sanitarie” e “chi ostentatamente non le rispetta, ignorando così il prossimo e sfidando gli enormi sforzi del personale medico, si compromette moralmente”.