Anche nel 2019 tra i beneficiari dei progetti di accoglienza Siproimi si è confermata una predominanza storicamente attestata della componente maschile (80,5%), “anche se nel 2019 si continua a registrare l’aumento della componente femminile iniziato a partire dal 2016 coerentemente con il trend di crescita delle domande di asilo presentate da donne dal 2016 al 2019. In particolare, rispetto al 2018 si rileva un significativo incremento delle beneficiarie (+3%) determinato in buona parte dai flussi provenienti da Nigeria e Somalia, anche se un po’ tutte le altre nazionalità presentano variazioni positive”. È quanto emerge dal “Rapporto annuale Siproimi 2019 – Atlante Siproimi 2019” diffuso oggi in occasione della 70ª Giornata mondiale dei diritti umani.
Stando ai dati diffusi, il 44,3% degli accolti ha tra i 18 e 25 anni, il 32,3% tra 26 e 40 e il 16,3% tra 0 e 17 anni.
Per quanto riguarda invece l’uscita dai progetti di accoglienza, nel corso del 2019 sono complessivamente 16.538 le persone interessate. “Di queste – viene spiegato – la maggior parte (64%) ha terminato il periodo di accoglienza nei tempi previsti, avendo acquisito gli strumenti utili per dare continuità in autonomia al proprio percorso di inclusione sociale sul territorio italiano, con livelli più o meno avanzati di inserimento socio-economico. A questi seguono coloro (32,5%) che hanno scelto di uscire anticipatamente dal progetto di accoglienza, prima della scadenza dei termini previsti, mossi dalla volontà di essere, il prima possibile, autonomi”. È “assolutamente trascurabile”, pari allo 0,5%, “la quota di beneficiari la cui accoglienza è terminata per motivi giudiziari, rimpatrio, decesso e revoca prefettizia”.