Per realizzare gli obiettivi del Green Deal europeo e rendere concreta l’ambizione “inquinamento zero” che ne è parte, è fondamentale poter contare su pile e batterie che siano più sostenibili in tutto il loro ciclo di vita. Lo dice oggi la Commissione europea che ha presentato la prima delle iniziative annunciate nel nuovo piano d’azione per l’economia circolare. Le pile e batterie immesse sul mercato Ue dovranno diventare “sostenibili, altamente efficienti e sicure in tutto il loro ciclo di vita”, poi dovranno “durare a lungo, offrire sicurezza e, una volta inservibili, poter essere destinate a una seconda vita, rigenerate o riciclate, reimmettendo materiali di valore nell’economia”. Per raggiungere ciò, la Commissione propone “requisiti obbligatori” per tutte le pile e batterie, come ad esempio l’obbligo di usare materie ottenute in modo responsabile, le restrizioni all’uso di sostanze pericolose e così via. Tutto ciò favorirà lo sviluppo di un’industria di pile e batterie più sostenibile e competitiva in tutta Europa e nel mondo e a sua volta contribuirà, ad esempio, all’elettrificazione del trasporto su strada, con relativa netta riduzione delle emissioni. Tra i punti contemplati dall’iniziativa, far crescere la raccolta e il riciclaggio delle pile portatili, dall’attuale 45% al 65% nel 2025 e al 70 % nel 2030 (per le industriali, per autoveicoli o veicoli elettrici deve arrivare al 100%). Così si potranno recuperare i materiali preziosi quali cobalto, litio, nichel e piombo. “Il nuovo regolamento”, ha commentato Frans Timmermans, commissario del Green Deal, “contribuirà a ridurre l’impatto ambientale e sociale di tutti i tipi di pile e batterie nel loro intero ciclo di vita”.