Regno Unito: riprendono le messe, norme severe per evitare i contagi. I vescovi, “Eucarestia e sacramenti fonti di energia per il servizio ai poveri”

(Foto ANSA/SIR)

Prenotazione del posto anticipata, impegno a lasciare il proprio nome all’ingresso, igienizzazione delle mani quando si entra in chiesa e anche prima di fare la comunione, un sistema a senso unico di ingresso e uscita. Queste alcune delle norme che i circa cinque milioni di cattolici inglesi dovranno ricominciare ad osservare domani alla ripresa delle messe. Le funzioni religiose comunitarie ricominciano perché il lockdown nazionale, introdotto ai primi di novembre, verrà sostituito dalla divisione del Paese in tre zone secondo il diverso livello di pericolo di contagio Covid-19. Sono consentite per ogni fede e in ogni regione. La Conferenza episcopale cattolica di Inghilterra e Galles che ha insistito con il governo, nelle scorse settimane, perché le messe potessero riprendere ha dato il benvenuto alla notizia. Insieme i rappresentanti di tutte le religioni avevano inviato ai ministri competenti Michael Gove e Robert Jenrick un dossier che dimostra che le chiese e gli altri luoghi di culto sono sicuri. Dall’inizio della pandemia i vescovi sono dovuti intervenire più volte perché le messe non venissero sospese, sottolineando come pub, ristoranti e negozi rimanessero aperti mentre ai cattolici non veniva consentito di pregare insieme. “Eucarestia e sacramenti sono fonti di energia per lo straordinario lavoro fatto al servizio dei più poveri dai cattolici negli ultimi mesi”, ha affermato la Conferenza episcopale inglese in un comunicato.

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