“Durante la campagna referendaria” per la Brexit “alcuni fautori del Vote Leave, come Boris Johnson, avevano messo per iscritto che nulla sarebbe cambiato per i cittadini europei dopo il voto. Tale promessa, purtroppo, è stata subito dopo disattesa. Non solo. I cittadini europei sono diventati merce di scambio per il governo e si sono trovati in un limbo profondo”. E si chiama proprio “In Limbo” il progetto dal quale è scaturita una coppia di libri molto interessanti. Danno voce agli italiani nel Regno Unito e ai britannici che vivono da questa parte della Manica. Storie quotidiane di persone la cui vita si è drammaticamente complicata con la decisione del Regno Unito, con il referendum del giugno 2016, di lasciare l’Ue. Il Sir ha intervistato Elena Remigi, ispiratrice del progetto e curatrice dei volumi: nata a Milano nel 1968, ha vissuto e studiato a Pavia, in Canada, Irlanda e nel Regno Unito, dove vive da 15 anni con marito e figlio 24enne. Elena è interprete, traduttrice e docente di lingue straniere. “Il progetto (https://www.inlimboproject.org/) nasce a marzo del 2017, nei mesi successivi al referendum, con l’intento di dare voce ai cittadini europei residenti nel Regno Unito”, racconta.
“Quando molti di noi hanno incominciato a condividere i propri sentimenti di tristezza, di preoccupazione, oppure di tradimento sui social media, ho pensato che sarebbe stato importante non disperdere queste voci, raccogliendole in un libro. L’intento era duplice: da una parte unire le testimonianze in una voce collettiva, capace di raggiungere sia i politici che il pubblico inglese, e dall’altra far sì che le nostre voci potessero restare come memoria storica collettiva di un periodo travagliato della storia inglese. Sono infatti convinta che con i libri si vincono molte battaglie”.