Dopo il brusco calo nel 2020, il Pil italiano dovrebbe aumentare del 4,3% nel 2021 e del 3,2% nel 2022. È quanto emerge dalle Prospettive economiche pubblicate oggi dall’Ocse.
Secondo previsioni dell’organizzazione con sede a Parigi “la ripresa sarà lenta e diseguale”. “Le restrizioni e l’incertezza – viene spiegato – pesano sull’attività, sebbene il sostegno del governo abbia mitigato gli effetti su imprese e famiglie”. Una sostanziale creazione di posti di lavoro, soprattutto per le persone poco qualificate, donne e giovani, tornerà solo nel 2022, quando si prevede che un vaccino efficace sarà stato distribuito ampiamente, stimolando il consumo e facilitando il risparmio precauzionale. “Gli investimenti e le esportazioni dovrebbero riprendersi gradualmente parallelamente al settore manifatturiero”, prosegue l’Ocse, secondo cui “una politica fiscale favorevole sta determinando un aumento dei livelli del debito pubblico, ma i tassi di interesse dovrebbero rimanere bassi. È necessaria una crescita più elevata per migliorare la posizione di bilancio a medio termine”.
Da Parigi viene ribadita l’importanza di “riforme strutturali” seguite da una “loro effettiva attuazione”; secondo l’Ocse “integrare il sostegno fiscale con le riforme strutturali sosterrà una crescita più elevata”.