Francia: Consiglio di Stato respinge ricorso dei vescovi su celebrazione pubblica messe. Consiglio permanente, “non è rivendicazione di categoria”

I vescovi francesi esprimono il loro “rammarico”, in una nota del Consiglio permanente, per la decisione presa sabato scorso dal Consiglio di Stato che ha respinto il ricorso presentato dalla Conferenza episcopale francese perché le chiese potessero rimanere aperte anche per la celebrazione pubblica delle messe. “I fedeli rimangano così impossibilitati a partecipare alla messa, culmine della loro fede e incontro insostituibile con Dio e con i fratelli”, si legge nella nota. “Chiedere di poter assistere alla messa non è una rivendicazione di categoria: la preghiera della Chiesa cattolica è universale. Nella liturgia, essa implora Dio il dono della pace e il bene di tutti i popoli, senza dimenticare coloro che esercitano l’autorità e sono responsabili del bene comune”. Il Consiglio permanente dei vescovi di Francia chiede comunque ai fedeli e ai sacerdoti di rispettare la decisione del Consiglio di Stato ricordando che i ministri del culto possono continuare a ricevere fedeli e a visitare le loro case, così come i cappellani possono rendere visita agli istituti di cui sono responsabili. Nella sua sentenza, il giudice che ha esaminato il ricorso, ha tenuto conto del fatto che le attuali norme saranno, entro il 16 novembre, “oggetto di un riesame della loro natura adeguata e proporzionata” e che “queste restrizioni potrebbero evolversi”.

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