“Sure è una storia di successo dal punto di vista europeo: siamo riusciti a cogliere l’opportunità del dramma per bruciare i tempi su una proposta che era in discussione da anni, lo schema di riassicurazione europeo per i sussidi di disoccupazione”: il commissario per l’economia Paolo Gentiloni, interviene al seminario “L’Ue a sostegno dei lavoratori: il programma Sure” organizzato dall’Ufficio del Parlamento europeo in Italia e dalla Rappresentanza della Commissione europea. Questo schema pensato per “appoggiare gli schemi nazionali” intende aiutare con un sussidio europeo i lavoratori che rischiano di perdere il lavoro. Il 10% dei lavoratori europei in questi mesi sono stati coperti da questo schema, riferisce il commissario. Una prima tranche da 10 miliardi di euro è stata allocata all’Italia, che insieme a Spagna, Polonia, Belgio, Romania e Portogallo, è tra i Paesi a cui è andata la linea di credito più consistente. 88 i miliardi in tutto che saranno resi disponibili con Sure. La prima “emissione del 20 ottobre è stata un successo. L’Ue diventa uno dei principali emettitori di social bond sui mercati finanziari”, ancora Gentiloni. Nelle prossime settimane si realizzeranno le altre due emissioni previste.
Sono 17 in tutti i Paesi europei che hanno chiesto di poter accedere a questo credito che “ha tassi vicini allo zero”, ha specificato il viceministro per l’economia italiano Antonio Misiani. Ma il commissario Gentiloni mette in guardia: questi schemi hanno “attenuato l’impatto della crisi Covid, ma non lo hanno eliminato”. E i dati sulla disoccupazione lo mostrano: se è calata in media del 3% in questi mesi nella zona euro (mentre le ore lavorate sono calate del 13%), si prevede che per il 2020 calerà dell’8,3% e per il 2021 del 9,4%. Sul lavoro – ha anticipato il commissario Gentiloni – si concentrerà il semestre di presidenza portoghese, che inizierà il 1° gennaio 2021.