“Non possiamo aspettare un attimo in più, come medici campani chiediamo al governatore Vincenzo De Luca e al presidente del Consiglio Giuseppe Conte che si intervenga con un lockdown nazionale e immediato come sta avvenendo in altri Paesi europei”. È quanto scrivono in un appello oltre duecento medici della Campania.
“Abbiamo giurato di perseguire la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica dell’uomo e il sollievo della sofferenza, ma ci troviamo in una situazione di tale drammaticità e di impegno di posti letto e risorse, di affaticamento fisico e morale, che stiamo costringendo cuore, nervi e polsi, a sorreggerci e a resistere sebbene esausti”, prosegue l’appello.
Per gli oltre duecento medici campani, “è arrivato il momento che il Governo intervenga, non vogliamo trovarci a dover scegliere chi curare in Ospedale né a vedere le tristi immagini dei camion che trasportano le bare. La vita è una ed è nostro dovere difenderla”. Intanto, “medici ospedalieri, medici di medicina generale, medici di continuità assistenziale, medici dei servizi territoriali” sono “tutti stremati, spesso aggrediti, colpevolizzati”. “Siamo allo stremo delle nostre forze – confidano -, nessuno che tuteli le nostre vite. Anche noi siamo umani e a poco a poco diventiamo noi stessi pazienti da curare. Da marzo, lavoriamo tutti, indistintamente, senza tregua”. Poi l’appello finale: “Bisogna agire subito, senza indugiare ulteriormente”.