“Un ulteriore stanziamento di risorse, destinato al ristoro delle attività economiche interessate, direttamente o indirettamente, dalle restrizioni disposte a tutela della salute, al sostegno dei lavoratori in esse impiegati”, nonché “ulteriori misure connesse all’emergenza in corso”. Questo il contenuto del Decreto Ristori bis, varato nella notte dal Consiglio dei ministri. Tra le misure previste ci sono aiuti a fondo perduto per specifiche imprese che operano nelle Regioni caratterizzate da uno scenario di elevata o massima gravità (aree rosse), con un ampliamento delle categorie di attività beneficiarie, la cancellazione della seconda rata Imu per le imprese con attività nelle zone rosse, la sospensione delle ritenute alla fonte e dei pagamenti Iva per il mese di novembre oltreché dei contributi previdenziali e assistenziali che, nelle zone rosse, è stata estesa anche al mese di dicembre. Nelle Regioni in area rossa nelle quali è prevista la sospensione delle attività scolastiche nelle seconde e terze classi delle scuole secondarie di primo grado viene previsto un bonus baby sitter da 1.000 euro e, nel caso in cui la prestazione di lavoro non possa essere resa in modalità agile, il congedo straordinario con il riconoscimento di un’indennità pari al 50% della retribuzione mensile per i genitori lavoratori dipendenti. o delle scadenze delle tasse di novembre, oltre a fondi per i congedi e il bonus babysitter. Previsti anche il sostegno in favore dei soggetti attivi nel terzo settore, organizzazioni di volontariato, associazione di promozione sociale e organizzazioni non lucrative di utilità sociale, che non rientrano fra i beneficiari del contributo a fondo perduto e la la totale decontribuzione anche per il mese di dicembre per le imprese interessate dal primo decreto-legge Ristori, attive nei settori della filiera agricola, della pesca e dell’acquacoltura. Il Consiglio dei ministri ha anche approvato il rinvio delle consultazioni elettorali previste nel 2020, spostando il termine al 31 marzo 2021.