Il Pontificio Istituto teologico Giovanni Paolo II per le scienze del matrimonio e della famiglia e la Sezione di bioetica e medical humanties del Dipartimento di sicurezza e bioetica dell’Università Cattolica del S. Cuore, sede di Roma, propongono un master di secondo livello in “Bioetica e formazione”. Direttori scientifici del corso Gifredo Marengo (Pontificio Istituto) e Antonio G. Spagnolo (Università Cattolica). Due, spiegano gli organizzatori, gli obiettivi: offrire “una formazione accademica rigorosa e interdisciplinare sulle questioni riguardanti gli interventi sulla vita umana nell’età della tecnica, inserendole nel quadro di fondamentali riferimenti antropologici, teologico-morali e giuridici e cogliendole, in particolare, nella prospettiva della centralità della famiglia”; fornire “strumenti adeguati per collocare le questioni bioetiche nei vari contesti formativi e consultivi (comitati etici, consulenze etiche)”.
Il master ha durata biennale: il primo anno, a motivo dell’emergenza pandemica, si strutturerà in tredici sessioni di lezioni della durata di due giorni (giovedì-venerdì), in modalità didattica a distanza utilizzando la piattaforma Blackboard dell’Università Cattolica; il secondo si strutturerà auspicabilmente in undici sessioni (sempre giovedì-venerdì) di lezioni ed esercitazioni, attraverso una modalità didattica “mista” (lezioni contemporaneamente in presenza e a distanza). Prevista inoltre una parte on-line di approfondimento e lavoro individuali. A conclusione una prova finale che consiste nella redazione e nella discussione pubblica di un elaborato scritto.
Possono presentare domanda di ammissione laureati o chi è in possesso di titoli equipollenti rilasciati all’estero e accompagnati da dichiarazione di valore. Alla fine del percorso lo studente può conseguire un titolo di master universitario di II livello, come previsto dalla legislazione italiana.