In Italia, a seguito della pandemia, il numero delle chiamate ricevute dal numero nazionale antiviolenza e stalking 1522, ha registrato un aumento del 119% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il dato è in linea con i trend globali che evidenziano un’intensificazione della violenza connessa all’introduzione di misure di contenimento che hanno limitato la mobilità e aumentato il potenziale isolamento. È quanto sottolineano l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), l’Agenzia Onu per i rifugiati (Unhcr) e il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef) che lanciano oggi la guida “Come fornire un primo supporto alle persone sopravvissute a violenza di genere” per gli operatori e le operatrici impegnati in prima linea. Il contenuto, spiega una nota, è stato adattato da una risorsa globale al contesto migratorio italiano, ed è particolarmente rilevante in questo momento in cui la pandemia di Covid-19 sta ulteriormente esacerbando le vulnerabilità preesistenti, tra cui quelle delle donne e delle bambine e adolescenti migranti e rifugiate.
“L’emergenza sanitaria – viene spiegato – ha reso più difficile l’accesso da parte delle donne e ragazze migranti e rifugiate ai sistemi di protezione, anche a causa di barriere culturali e linguistiche”. “Lo strumento ribadisce la necessità – in caso di racconto di un episodio di violenza – di mettere in pratica l’approccio del primo soccorso psicologico, sottolinea l’importanza della preparazione di operatori/trici, la rilevanza dell’osservazione, l’ascolto e la connessione con i servizi sul territorio”. Ogni passo è illustrato in maniera specifica all’interno della Guida, accompagnato anche da consigli pratici.