“Non possiamo” contrapporre “il diritto alla salute e il diritto allo studio”. “Dobbiamo invertire la curva dei contagi Covid senza innalzare la curva della deprivazione culturale per non rendere vani i sacrifici che in questi mesi milioni di cittadini stanno compiendo”. Lo afferma in un comunicato congiunto Usmi e Cism scuola Puglia, padre Luigi Gaetani, presidente Cism Puglia, commentando l’ordinanza regionale che ha disposto la chiusura delle scuole. Di fronte ad una situazione di emergenza sanitaria “particolarmente grave anche per obiettive carenze del sistema sanitario regionale”, Gaetani sostiene che “la chiusura della scuola non può essere pensata come un vaccino” e “l’inadeguatezza del sistema sanitario non può ricadere proprio sul mondo della scuola che si è mostrato il più ligio nell’applicazione dei protocolli sanitari”.
Di qui la domanda al presidente Emiliano “su quando ed in che modo pensa di rimuovere quelle sbarre e quei lucchetti che oggi impediscono alle scuole di essere aperte a tutti, come impone la Costituzione”. In altri termini, “entro quale periodo riuscirà ad organizzare il servizio sanitario regionale in modo da evitare contrapposizioni tra diritti fondamentali e per far ripartire tutte le scuole in condizioni di parità, perché non vogliamo eccezioni o privilegi per nessun particolare istituto scolastico”. “La nostra presenza sul territorio, come scuole pubbliche paritarie, pienamente partecipi nell’attuazione di questo diritto costituzionale, ci impone di ripresentarci al presidente Emiliano e alla giunta con la richiesta di avviare subito un tavolo di concertazione per creare le stabili condizioni affinché la scuola pugliese riparta per tutti”, conclude il comunicato.