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Russia: mons. Pezzi (Mosca) torna a celebrare dopo l’isolamento. Padre Gorbunov al Sir, “diversi preti e suore positivi”. Chiese restano aperte

Dopo tre settimane di isolamento, perché risultato positivo al Covid-19, l’arcivescovo di Mosca Paolo Pezzi ha ripreso le proprie attività. A confermarlo al Sir il vicario della diocesi Padre Kirill Gorbunov, ma anche il “programma dell’arcivescovo per novembre” che compare sul sito dell’arcidiocesi. Mons. Pezzi si è presentato di nuovo in pubblico con una celebrazione eucaristica, nella festa di san Carlo Borromeo, patrono della fraternità sacerdotale in cui il giovane Paolo Pezzi fu ordinato sacerdote. “Sono molto contento di poter celebrare di nuovo con voi e per voi”, ha detto l’arcivescovo durante l’omelia, che il sito dell’arcidiocesi ha poi pubblicato. In un tempo di tragici eventi – la pandemia, la guerra nel Nagorno-Karabakh, la tensione in Bielorussia, gli attacchi terroristici che sembrano diffondersi di nuovo in tutti gli angoli del mondo – bisogna tenere gli occhi puntati sui “segni della bellezza” per vedere che Cristo vince. Segni che “sono tra noi. Dobbiamo solo notarli. Solo attraverso lo stupore di questi segni, perché sono segni della presenza di Cristo in mezzo a noi, possiamo superare sentimenti di sconforto, paura, senso di incertezza rispetto al futuro”. Ma il Covid continua a infettare e, dice sempre padre Gorbunov, “al momento a Mosca ci sono diversi sacerdoti e suore che sono risultati positivi al Covid e devono restare in quarantena, ma le chiese sono aperte”. Secondo i dati ufficiali in Russia i casi di Covid-19 sono stati 1.733.440 e 29.887 i decessi; nelle ultime 24 ore è stato registrato il record di 20.582 nuovi casi e 378 decessi.

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