“Sento che c’è tanta aria di tristezza, ed è perfettamente comprensibile, la condivido anche io, sia per la preoccupazione della salute sia per quella economico-finanziaria e anche per l’affettività delle famiglie”. Così il vescovo di Acireale, mons. Antonino Raspanti, sulla situazione sanitaria in Italia, nel giorno in cui entra in vigore il nuovo Dpcm. “Desidero che arrivi a tutti un messaggio di forza e di speranza. La prova si allunga e quando diventa più dura, perché dura di più nel tempo e si fa più aspra, diventa una prova vera – osserva il presule -. Ci chiede cioè di entrare profondamente dentro noi stessi, di guardarci dentro, di tornare all’essenziale”.
Nel suo videomessaggio, mons. Raspanti ha evidenziato come “la lunghezza della prova incida più profondamente nella nostra carne, nella nostra mente, nello spirito, nelle nostre relazioni”. “Molti modi di comportarsi dovremmo rivederli. Siamo richiamati a capire cosa vuol dire dentro di noi l’essenziale. La responsabilità di uno che ricade su tutta la comunità”.
Infine, l’invito del vescovo a “guardare in alto”, alla “vita che non finisce”, a “riuscire a guardare al di là di questo momento, che comunque passerà”.