Questa sera, alle 18, nella Comunità missionaria del Paradiso, a Bergamo, mons. Battista Pansa, superiore dei “Preti del Paradiso” e parroco della Trasfigurazione in Roma, presiede l’eucaristia, in ricordo di mons. Achille Belotti. Concelebra assieme ad altri preti, mons. Arturo Bellini, autore della biografia “Don Achille Belloti; servire con gioia, stile della missione” (tipografia Gamba). Prima delle benedizione finale, al termine della Messa, mons. Bellini terrà una commemorazione del sacerdote morto di Covid nel marzo scorso. Don Achille Belotti è stato un prete bergamasco che ha accolto, custodito e dato visibilità nel suo ministero al carisma, seminato e fatto crescere dallo Spirito Santo, in don Fortunato Benzoni: “Portare Gesù nelle terre di emigrazione, nelle periferie scristianizzate delle grandi città in Italia e altrove”, spiega mons. Bellini, che ricorda la sua “pastorale del telefono”. “Don Achille è stato un prete che ha avuto a cuore le relazioni. Ha praticato la pastorale del telefono. ‘Come va?’ era il suo incipit ogni volta che telefonava o quando a sorpresa arrivava a far visita a qualcuno. La sua agendina era zeppa di nomi, che rivelano i suoi contatti, la sua capacità di incontrare e di riconoscere il valore di ogni persona – riferisce -. Il ‘come va’ era il suo modo di tenere i legami, di stare vicino alle persone per farsi compagno di viaggio e dire una parola di sostegno e di speranza”.
Infine, il ricordo dell’esperienza dei primi anni, che “lo ha portato a visitare le famiglie nelle loro case, a saper ascoltare il grido di tante situazioni di povertà materiali e spirituali e a imparare uno stile di umanità e di accoglienza che lo ha allenato ad accorgersi delle persone una ad una e a saper indicare a ciascuno, grazie alle tante sue conoscenze, le possibili soluzioni, ad aprire piccole vie di speranze”.