Papa Francesco, rivolgendosi nell’udienza generale di oggi ai polacchi presenti, ha ricordato che “durante questa settimana, in tutta la Polonia, la preghiera comune ‘Rosario fino ai confini del cielo’ unisce le famiglie e le parrocchie”. Il Pontefice ha anche espresso l’auspicio che “questa supplica innalzata al cielo per l’intercessione della Beata Vergine del Rosario ottenga la guarigione delle ferite causate dalla perdita dei bambini non nati, il perdono dei peccati, il dono della riconciliazione ed effonda nei cuori la speranza e la pace”. Gli ideatori dell’iniziativa invitano tutti i fedeli a pregare il rosario fino all’8 novembre, per una settimana, “come facevano nei secoli anche i polacchi”, ricordando il progetto del Rosario di frontiera del 2017. “Oggi come allora è necessaria la nostra comune preghiera e il nostro pentimento”, spiegano i promotori del progetto, desiderosi di “salvare la Polonia e il mondo dalle conseguenze dei peccati, sempre più visibili e percepibili”. La preghiera mira a implorare il perdono divino “per il peccato di uccisione dei bambini non nati e a riscattare le sofferenze da loro patite”. Il Rosario fino ai confini del cielo può essere recitato sia in abitazioni private, nelle chiese e nelle cappelle ma anche negli ospedali, nelle scuole, nei centri di detenzione e in altri luoghi, anche all’aperto purché predisposti al raccoglimento. Gli organizzatori suggeriscono di recitare la preghiera alle 12, alle 15 (nell’Ora della misericordia) o alle 21, ma è possibile pregare anche in altri momenti, nell’atteggiamento di prostrazione interiore al cospetto di Dio.