Dopo la conferenza stampa di ieri, 3 novembre, in cui il governo dei Paesi Bassi ha annunciato misure restrittive in relazione alla seconda ondata della pandemia, oggi il sito dei vescovi del Paese informa che le nuove indicazioni “non comportano modifiche per la Chiesa cattolica” e che quindi “le misure esistenti rimangono in vigore”. Oltre all’ormai consueto distanziamento, mascherine, sanificazione e divieto di cantare, resta in vigore il “limite massimo di 30 credenti per celebrazione, esclusi i ministri”. “I vescovi sperano che nel più lungo periodo i dati sulla pandemia diano motivo per ridurre le misure”, si legge nella nota, auspicabilmente “almeno a dicembre, prima di Natale”. Tuttavia, da quanto illustrato dal governo, i numeri attuali “sono ancora motivo di grande preoccupazione per la salute pubblica”, preoccupazione che i vescovi condividono con il governo e per questo chiedono ai sacerdoti e ai credenti di seguire le misure introdotte “per prendersi cura del prossimo seriamente, per solidarietà”. Infatti “la chiesa non è e non dovrebbe essere fonte di contaminazione”. I vescovi, oltre a esortare a “rimanere connessi” con la propria parrocchia, chiedono “a tutti di continuare a pregare per le vittime del Covid-19 e dei loro parenti, nei Paesi Bassi e nel mondo”.
Anche il Consiglio delle Chiese si è attivato e ha annunciato che da oggi, ogni mercoledì sera alle 19, trasmetterà cortometraggi dal titolo “Parole di speranza e di conforto”, a cura dei rappresentanti delle diverse Chiese a turno. Nel primo video, che sarà pubblicato questa sera, a parlare sarà mons. Hans van den Hende, vescovo di Rotterdam e responsabile per l’ecumenismo della Conferenza dei vescovi olandesi. “In questo modo, il Consiglio delle Chiese spera di incoraggiare tutte le persone colpite dal coronavirus o dalle sue conseguenze e di contribuire alla reciproca solidarietà e cura”.