“Nelle nostre case accogliamo, oggi come in passato, persone omosessuali e transessuali, favorendo la loro integrazione attraverso il dialogo e l’incontro delle diversità. L’orientamento sessuale non è motivo di discriminazione per noi. Al contrario riteniamo controproducente ai fini della stessa integrazione una legge che, basandosi sulla difesa delle persone con orientamento omosessuale, attacca la libertà di espressione e di educazione”. Lo dichiara Giovanni Paolo Ramonda, presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII, commentando l’approvazione in prima lettura alla Camera dei deputati del disegno di Legge Zan che introduce il reato di omotransfobia.