È salito a 111 persone decedute il bilancio riguardante gli ecclesiastici del Messico (vescovi, sacerdoti, diaconi, religiose) morti per il Covid-19. Lo riferisce l’undicesimo report elaborato dal Centro cattolico multimediale messicano, aggiornato al mese di ottobre. Rispetto alla precedente rilevazione, sono stati registrati i decessi del primo vescovo morto per complicazioni legate al Covid-19, di 5 sacerdoti, un diacono e una religiosa di soli 26 anni.
Il vescovo deceduto è mons. Arturo Lona Reyes, emerito di Tehuantepec. Aveva 95 anni e la sua scomparsa è stata molto sentita nella Chiesa messicana. Conosciuto come il “vescovo dei poveri”, è stato un instancabile difensore dei diritti umani, della pastorale indigena e un promotore delle comunità ecclesiali di base. È stato vescovo di Tehuantepec (Oaxaca) dal 1971 al 2000, quando ha compiuto 75 anni. Inoltre, sono contagiati i vescovi di Saltillo, Raúl Vera López, di Chilpancingo-Chilapa, Salvador Rangel Mendoza, che è stato trasferito a Cuernavaca per le sue condizioni bronco-respiratorie, e dell’arcivescovo di Tulancingo, Domingo Díaz Martínez. Tra i sacerdoti, da registrare la morte di padre José de Jesús López Alarcón, 53 anni, vicario generale della diocesi di Xalapa. La giovane religiosa deceduta è Arely de la Divina Misericordia Ramírez Garfias, dell’Istituto delle figlie del Sacro Cuore, morta a 26 anni a San Luis Potosí, dopo aver assistito il padre che a sua volta era stato contagiato.
Le arcidiocesi o diocesi più colpite sono Puebla (14 decessi), Morelia (5) e Città del Messico (5).