“La Fratelli tutti interpella in maniera forte l’Azione Cattolica perché la nostra associazione è esperienza di fraternità tra le persone che si accompagnano e sostengono nel cammino della vita e della fede, nelle domande della fede”. Lo ha detto Matteo Truffelli, presidente nazionale di Ac, intervenendo sabato, nel tardo pomeriggio, al “Webinar di introduzione e invito alla lettura dell’enciclica Fratelli tutti” organizzato dall’Azione Cattolica dell’arcidiocesi di Cosenza-Bisignano. “Come programma della nostra vita associativa dobbiamo assumere la figura del samaritano, colui che si fa prossimo, che significa essere disponibili a perdere tempo, a cambiare strada, a lasciarci trasformare dalle persone a cui ci avviciniamo”. Per Truffelli, “questo tempo particolare chiede un po’ di più di prossimità attraverso strumenti e linguaggi rinnovati. Si tratta, nella cultura odierna, di sentirci fratelli con chi possono sembrarci meno fratelli, non la pensano come noi, non hanno gli stessi valori”. L’incontro era stato introdotto da mons. Francesco Nolè, arcivescovo di Cosenza-Bisignano: “L’enciclica di Papa Francesco è sulla scia dell’autenticità del messaggio evangelico. Bisogna riprendere e riscoprire il Vangelo – ha detto il presule – e il Santo Padre, pur da gesuita, lo sta facendo con uno stile francescano di cuore, perché sa che in questo modo sa di mettersi in contatto con il mondo intero”. Per mons. Nolè, “noi cristiani dobbiamo dare l’esempio della fraternità, viverla e testimoniarla”. All’evento è intervenuto anche don Giacomo Panizza, fondatore della comunità “Progetto Sud” di Lamezia: “L’amicizia sociale e la fraternità sono stili che appartengono alla vita di ciascuno di noi. Siamo chiamati non solo a uno sguardo verso l’altro che ha la mia stessa fede e basta, ma verso ciascuno, perché tutti siamo figli di Dio”.