“Promuovere e concretizzare il bene comune, che entra in questo tempo complesso e sofferente. La crisi pandemica e post-pandemica chiede all’uomo contemporaneo un coinvolgimento operoso per ri-costruire il futuro”. Questo uno dei passaggi della “Carta dei valori” del territorio di Lamezia Terme, sottoscritta, al termine del Festival della Dottrina sociale della Chiesa “Memoria del Futuro – Legalità nell’impresa e nel lavoro”. L’hanno firmata: Fondazione Caritas; Comune di Lamezia Terme; Progetto Sud; Acli Terra Calabria; Costituendo distretto del cibo del Lametino; Unindustria Calabria; LameziaEuropa; Acli Calabria; la Bcc del Crotonese; Cisl Calabria; Gal dei due Mari; Calabria Condivisa (rete associazioni imprese); Forum Terzo settore; Azienda Amarelli; Associazione Cammino Basiliano; Alleanza contro la povertà assoluta Calabria; Confcooperative Calabria.
La firma della “Carta” è giunta a conclusione di una tre giorni di iniziative, svoltesi in contemporanea in 28 diocesi italiane e a Lugano, in Svizzera. “La finalità comune dei festival locali non può essere che la diffusione della Dsc nelle comunità civili, economiche e sociali, avendo particolare attenzione anche alla valorizzazione delle sinergie fra le realtà cattoliche esistenti – si legge nel documento –. La Dsc indica, quali suoi principi fondanti, la centralità della persona e la fraternità. La centralità e dignità della persona – conclude la ‘carta’ – si declinano con il rispetto della vita umana, della famiglia, comunità necessaria per lo sviluppo della persona, cellula primaria della comunità. In questo contesto il lavoro, le attività produttive e l’economia vengono ad assumere una chiara impostazione antropologica. La legalità nell’impresa e nel lavoro diventano la nostra memoria del futuro”.