Diritto d’asilo: Migrantes, il 3 dicembre presentazione del report. Nell’Ue 100.000 ammessi in 5 anni, il 5% degli ingressi

Negli ultimi cinque anni sono entrate irregolarmente nel territorio dell’Unione europea circa 2 milioni di persone, gran parte delle quali in fuga da Paesi coinvolti in conflitti interni o internazionali. Nello stesso periodo gli arrivi attraverso una forma di “ammissione umanitaria” sono stati circa 100.000, appena il 5%. “Pochi ma comunque significativi, perché rappresentano la speranza di un’alternativa: ciascuno di essi è un atto di eccezione alla regola e riafferma la dignità dell’essere umano”, lo afferma la Fondazione Migrantes nel nuovo report 2020 sul diritto d’asilo che sarà presentato online il prossimo 3 dicembre (ore 11.00 sui canali informativi della Cei – Youtube Facebook). L’edizione 2020 (edita da Tau) è stata realizzata da un’équipe di autori che, oltre ad essere studiosi, accompagnano da anni, concretamente, richiedenti asilo e rifugiati nei loro percorsi. Il volume si articola in cinque parti, tra le quali “Approfondimento teologico”. Le prime quattro parti sono accompagnate da altrettante selezioni di dati statistici sulle migrazioni forzate e il diritto d’asilo nel mondo, nell’Ue, in Italia e lungo la rotta balcanica: dai “grandi dati” su arrivi e “sbarchi” alle cifre su fenomeni meno “trasparenti” ma non meno significativi, dalle cifre “positive” sul (poco) che si riesce a fare in termini di asilo e accoglienza a quelle dei drammi vissuti ogni giorno da milioni di persone. A corredo della prima parte, un focus di tabelle, grafici, schede e cartine è dedicato agli sfollati interni, cioè alle persone a cui Papa Francesco ha voluto dedicare il Messaggio per la 106ª Giornata mondiale del migrante e del rifugiato che si è celebrata lo scorso 27 settembre. L’auspicio di don Giovanni De Robertis, direttore generale della Fondazione Migrantes, è che il report “possa aiutarci a restare ‘umani’, a essere concretamente vicini a chi è più in difficoltà, per non dover più dire essere costretti a fuggire e respinti”.

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