“Sento di esprimere e condividere, in questo momento di forte emergenza sanitaria, la preoccupazione che tutti gli abitanti della città e provincia stanno manifestando di fronte alla fragilità e ai ritardi del sistema sanitario”. Lo ha scritto l’arcivescovo di Matera-Irsina, mons. Antonio Giuseppe Caiazzo, nella sua lettera ai responsabili della sanità locale, in cui fa riferimento anche alle vicende riguardanti l’ospedale “Madonna delle Grazie” di Matera. Evidenziando che “si avverte il bisogno di avere una sanità capace di contrastare con efficacia l’avanzare della diffusione del Covid-19”, il presule ha rimarcato che “è inverosimile pensare che alcuni presidi sanitari, di fondamentale importanza, possano essere ridimensionati o trasferiti altrove”. Quindi, la denuncia: “Il territorio della nostra arcidiocesi rischia di diventare vittima di grossi tagli al servizio sanitario”. “Non possiamo accettare un’eventuale scelta che vada in questa direzione: continuare a penalizzare il nostro territorio”.
Da mons. Caiazzo l’invito al mondo della politica a “proporre, a chi ha il potere decisionale, di fissare nuovi parametri e priorità nel fare le scelte”. “Penso che non sia più il momento di studiare strategie sanitarie ma di attuarle per il bene della nostra gente – il monito –. Tutto sarà possibile se, a mio umile parere, si ritornerà a riesaminare il piano della rete ospedaliera Madonna delle Grazie di Matera, senza dimenticare un inevitabile rilancio di tutti i servizi socio-sanitari e nello stesso tempo avere una gestione più efficace di tutti i processi di integrazione ospedale-medicina territoriale”. Infine, un appello: “Di fronte alle necessità sanitarie, che devono avere a cuore la salute di tutti, il criterio che guida le scelte non può essere economico: c’è un principio etico che lo sorpassa, cioè il bisogno di essere curati in loco, non emigrando”.