“Carissime religiose, è mio desiderio intanto ringraziarvi per le preghiere che avete rivolto al Signore per il mio stato di salute. Ho sentito forte la vicinanza di una Chiesa, in particolare di voi consacrate”. Lo scrive il vescovo di Lamezia Terme, mons. Giuseppe Schillaci, in una lettera alle religiose della diocesi, che hanno assicurato preghiere durante il periodo della malattia del presule. “Alcune di voi si sono fatte presenti in modo tangibile e concreto. Per cui, grazie di vero cuore!”. Il vescovo ha espresso anche il suo “grazie” per “la vostra presenza e la vostra testimonianza nelle nostre comunità in questo tempo difficile della nostra storia, segnato da tanta sofferenza, malattia, morte, ma anche da tante nuove e inedite povertà”. La convinzione del vescovo è che “l’annuncio del Vangelo nella nostra vita non può fare a meno di confrontarsi con questa realtà”. “Da Gesù Cristo attingiamo la luce e la forza necessarie per continuare il nostro impegno nell’evangelizzazione operando scelte creative, nel rispetto di ciascun carisma”. Infine, l’invito a lasciarsi “plasmare sempre più dalla docilità allo Spirito Santo che spinge a essere dei discepoli del Signore che servono con mitezza, umiltà e amore tutti, in particolare i più piccoli, i più vulnerabili, i più bisognosi”.