180 famiglie raggiunte, 30 attività commerciali coinvolte e altrettanti volontari impegnati sul territorio: sono alcuni numeri dell’iniziativa “Spesa sospesa” promossa dall’Unitalsi della diocesi di Anagni-Alatri, che da inizio pandemia è attiva a sostegno dei nuclei in difficoltà. “Questo servizio, nato in primavera, non si è mai fermato – racconta al Sir Piergiorgio Ballini, presidente della sottosezione dell’Unitalsi di Anagni –. Nell’ultimo periodo, però, con l’aumento di positivi e cluster, sono cresciute le richieste. Il virus ha bloccato molte attività e tolto entrate a chi era in mobilità o lavorava alla giornata. Abbiamo chiesto ai supermercati di poter lasciare un carrello vuoto che i clienti possono riempire. Quotidianamente i volontari raccolgono la merce donata e la distribuiamo alle famiglie che fanno richiesta. Collaboriamo con parrocchie e Caritas e con i servizi sociali dei comuni. Cerchiamo di non lasciare indietro nessuno, anche nel poco”. Supporto ai ricoverati in ospedale e alle loro famiglie, soprattutto se in quarantena, e servizio di trasporto per chi deve fare visite mediche: sono altri servizi con cui l’Unitalsi di Anagni si è in qualche modo “reinventata” in questo periodo. “Cerchiamo di vivere appieno la carità presente sul logo della nostra associazione – osserva Ballini – La pandemia ci ha chiesto di essere davvero parte della Chiesa e mettere le nostre braccia a servizio di chi vive difficoltà di ogni tipo”. “In vista di un Natale difficile, vorremmo far sentire vicinanza a chi è costretto a stare a distanza”, conclude.