Attraversare il “tempo forte” dell’Avvento nell’anno della pandemia da Covid, quando le occasioni di incontro e formazione comunitaria sono pressoché impossibili in presenza, riscoprendo preghiere e gesti semplici da poter fare anche da soli o in casa. È la proposta del vescovo Rodolfo Cetoloni per la Chiesa di Grosseto che invita a pregare tre volte al giorno (al mattino, a mezzogiorno e la sera) l’antica preghiera dell’Angelus. Per aiutare la comunità diocesana a farlo, il vescovo ha realizzato un piccolo sussidio di venti pagine, nel quale sono stati inseriti il testo dell’Angelus, una meditazione su di esso tratta da una frase di San Paolo VI, la storia di questa preghiera, risalente al ‘200 e nata in ambito francescano, e la supplica alla Madonna delle Grazie in tempo di pandemia. Il sussidio è accompagnato da una Lettera nella quale il vescovo, oltre alla preghiera dell’Angelus, indica anche due segni “che quest’anno vivremo di più in famiglia”: il Presepe e la corona dell’Avvento. “Un angolo di casa può bastare per il presepe – suggerisce la lettera –. E’ l’occasione di farsi un po’ di catechesi reciproca e di ridirsi, l’un l’altro, il senso che esso ha per ognuno. Per la corona d’Avvento – prosegue il vescovo – basta un po’ di fantasia: qualche ramoscello d’alloro, un fiocco rosso e quattro candele da accendere una a settimana”. Infine due raccomandazioni: “Non dimenticatevi della carità, tra voi e verso i poveri. Ricordatevi di quanti sono soli, anziani, ammalati. Portatevi in cuore gli uni gli altri”. I sussidi, stampati in 5mila copie, sono a disposizione nelle parrocchie, mentre la versione digitale può essere scaricata dal sito diocesano (www.diocesidigrosseto.it).