“È stata una riunione costruttiva, con un dialogo aperto”: Heinrich Bedford-Strohm, rappresentante della Chiesa evangelica in Germania, commenta così l’incontro di oggi tra Ue e comunità di fede presenti nel vecchio continente. Riflette sulle fatiche generate dalla pandemia, la crisi economica e sociale correlata, il disagio di tante persone e famiglie. “Speranza e amore non possono mai essere disgiunte”, ha affermato prima di soffermarsi sul tema delle migrazioni. “L’Europa perde la propria anima se lascia morire le persone nel Mar Mediterraneo. Salvare le vite umane è un dovere irrinunciabile”. La Commissione Ue era rappresentata dal vicepresidente Schinas, gli esponenti religiosi erano otto: cristiani delle diverse confessioni, ebrei e musulmani. Abdassamad El Yazidi, segretario generale del Central Council of Muslims, in Germania, ha a sua volta dichiarato: “È sempre positivo l’incontro tra le diverse espressioni religiose e l’Unione europea”. Quindi una riflessione sulla pandemia, che “sta mostrando ciò che di meglio e di peggio è capace l’umanità”. El Yazidi ha, in tal senso, insistito per dare sostegno e speranze alle giovani generazioni. Non da ultimo, una sottolineatura preoccupata sugli attentati contro le comunità religiose che si stanno moltiplicando in Europa. “Vogliono dividerci – ha affermato il leader musulmano – ma noi dobbiamo mostrare più unità e rispetto reciproco”.