Papa Francesco: ai vescovi ucraini, “nessuno prenda Dio a pretesto per alzare muri, abbattere ponti e seminare odio”

Foto Calvarese/SIR

“Pur nella nostra povertà, sta a noi far sì che nessuno avverta Dio come lontano, che nessuno prenda Dio a pretesto per alzare muri, abbattere ponti e seminare odio”. Lo scrive Papa Francesco in un messaggio inviato ai vescovi di rito latino e bizantino di Ucraina riuniti come ogni anno per gli esercizi spirituali che si sono tenuti dal 23 al 26 novembre, in una forma insolita per via della pandemia. Papa Francesco ha voluto esprimere la sua particolare vicinanza ai presuli, “nel contesto delle molte difficoltà attuali che sta attraversando il vostro amato Paese”. Il Papa segue da vicino la situazione in Ucraina. Tra le iniziative messe in campo, la Colletta straordinaria per l’Ucraina lanciata nel 2017, e poi l’incontro interdicasteriale con il Sinodo permanente e i metropoliti della Chiesa greco-cattolica ucraina nel luglio 2019. Nel messaggio inviato in questi giorni, Papa Francesco osserva che “il mondo cerca, anche inconsapevolmente, la vicinanza divina” e ricorda ai vescovi che “la vicinanza a Dio deve precedere e animare ogni vostra azione. Da questa vicinanza a Dio scaturisce anche la vicinanza al popolo affidato alle vostre cure”. “Gesù – scrive ancora il Papa – ama accostarsi ai suoi fratelli per mezzo nostro, per mezzo delle nostre mani, delle nostre parole e del nostro cuore”. “Il nostro compito consiste nell’annunciare con la vita una misura di un amore senza misura, che non guarda al proprio utile, ma all’orizzonte sconfinato della misericordia di Dio”.

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