“Quanto è necessario oggi non solo curare, ma prendersi cura. Il pensiero va a tutti gli ammalati, sentano la potenza di questa nostra preghiera e sia sollievo alla loro sofferenza. Dietro i numeri apparentemente anonimi e freddi dei contagi e dei decessi vi sono persone, con i loro volti feriti e gli animi sfigurati, bisognose di un calore umano che non può venire meno. In questo tempo difficile, che porta i segni profondi delle ferite ma anche delle guarigioni, è necessario intensificare la preghiera perché il tempo che viviamo non sia un ‘tempo sospeso’, ma aperto alla speranza”. Lo ha detto mons. Angelo Spina, arcivescovo metropolita di Ancona-Osimo, nell’omelia della messa presieduta nella cattedrale di san Ciriaco, alla quale hanno partecipato medici, infermieri e operatori sanitari che quotidianamente affrontano in prima linea l’emergenza sanitaria e si prendono cura delle persone malate. Presenti anche i membri dell’Associazione medici cattolici italiani (sezione Ancona-Osimo) e i collaboratori dell’Ufficio diocesano per la pastorale della salute. Durante la celebrazione, l’arcivescovo ha ringraziato i medici che ogni giorno si prendono cura degli ammalati, in particolare delle persone colpite dal Covid-19, e ha osservato che questo è “un tempo di speranza. Non possiamo ritirarci e aspettare tempi migliori, ma continuiamo a testimoniare la risurrezione, camminando con la vita nuova che ci viene proprio dalla speranza cristiana. A ognuno di noi è chiesto un rinnovato impegno a favore della società lì dove è chiamato a operare”.