Inaugurazione ufficiale, oggi a Roma, dell’anno accademico 2020-2021 della Pontificia Facoltà di Scienze dell’educazione Auxilium. L’evento si inserisce nelle celebrazioni per il 50° anniversario dell’erezione a Facoltà Pontificia, che nell’anno accademico 2019-2020 ha avuto 569 iscritti e 56 docenti. La preside, suor Piera Ruffinatto, ha introdotto i lavori sottolineando come nell’anno appena concluso “abbiamo toccato con mano che la forza della Facoltà è nell’unità della comunità accademica e nel perseverante impegno culturale. La pandemia ci chiede di discernere tra ciò che vorremmo fare e ciò che è possibile realizzare in questo tempo. Anche a distanza siamo riusciti a costruire una rete efficace di confronto e solidarietà, in una prospettiva di speranza”. La prolusione accademica è stata affidata a mons. Vincenzo Zani, segretario della Congregazione per l’educazione cattolica, su “Reinventare l’educazione oggi. Il contributo dell’Università”. Dopo aver ripercorso la storia della Facoltà Auxilium in parallelo con gli sviluppi delle politiche educative post conciliari, mons. Zani ha evidenziato che oggi è necessario “educare a vivere un nuovo mondo che possa influire non solo sui costumi personali ma anche sui diritti sociali”. “Ripartire dalla persona, ripensare il pensiero e sviluppare la solidarietà” sono, seguendo il magistero di Papa Francesco, le direttrici principali dell’impegno educativo. Ai futuri educatori l’augurio di mons. Zani è di ispirarsi “alla testimonianza umana e alla capacità di fare sempre spazio ai più lenti e privilegiare gli ultimi”.