Cristiani perseguitati: Acs, “Libera i tuoi prigionieri”. Asia Bibi, “è tempo che i governi agiscano”

“È tempo di dire la verità a coloro che hanno il potere perché chi, sfidando la legge, detiene persone innocenti  finalmente venga assicurato alla giustizia. È tempo che i governi agiscano”. Così Asia Bibi, la donna pakistana simbolo internazionale dell’ingiusta detenzione causata dall’avversione al cristianesimo, scrive nella prefazione del Rapporto di Aiuto alla Chiesa che soffre intitolato “Libera i tuoi prigionieri”, dedicato ai cristiani ingiustamente detenuti per la loro fede, e diffuso oggi. “È tempo di manifestare in  difesa delle nostre comunità di fedeli, vulnerabili,  povere e perseguitate” afferma la donna pakistana che, dopo essere stata accusata di blasfemia e per questo detenuta per 3.142 giorni, ha deciso, nonostante le minacce, di impegnarsi per dare voce ai cristiani perseguitati. “È tempo  che il mondo ascolti le loro storie; non dobbiamo fermarci finché l’oppressore non senta finalmente il nostro grido: ‘Libera i tuoi  prigionieri’. Il rapporto sull’ingiusta detenzione dei cristiani, spiega Acs in un comunicato, “esamina sia l’azione dei governi sia quella delle organizzazioni estremiste. Gli scenari descritti comprendono le prigionie per motivi di coscienza, le detenzioni arbitrarie, i processi ingiusti, le condizioni carcerarie inadeguate, i casi di tortura e la pressione per indurre ad abbandonare la fede”.

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