“Un piccolo virus ha manifestato le grandi crisi del nostro tempo. Alcuni negavano la disuguaglianza, ma ormai sono caduti gli alibi. Abbiamo l’opportunità di sanare la malattia che ci affligge, e che non è soltanto il Covid. Dobbiamo affrontare la crisi da un punto di vista multidimensionale: sanitario, economico, ecologico e politico. Ma dobbiamo fare le cose con urgenza, perché non c’è più tempo da perdere”. Così padre Augusto Zampini-Davies, segretario aggiunto del Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale e membro della Commissione Vaticana Covid-19, è intervenuto alla seconda giornata della 94ª Assemblea semestrale dell’Unione superiori generali (Usg) che si svolge online sul tema della leadership religiosa al tempo della pandemia. “È il momento di superare le false dicotomie senza tornare alla vecchia normalità, che era ingiusta e insostenibile. Dobbiamo pensare a qualcosa di nuovo e tenere conto della casa comune. Lavorare per l’accesso all’acqua e la disponibilità di cibo per tutti. Bisogna agire, non possiamo aspettare. Puntare all’energia rinnovabile – ha ribadito padre Zampini-Davies -, perché i poveri non possono pagare il conto dei ricchi. Il Papa non ci dice come sarà il futuro, ma ci invita a pensare”. Il segretario aggiunto del Dicastero ha quindi chiesto di puntare su quattro pilastri: dignità nel lavoro del futuro; nuove strutture per il bene comune; governance, pace e sicurezza per creare una nuova solidarietà mondiale; armonizzare il sistema sociale con l’ecosistema alla luce del Covid-19.