“Ci sono tante forme di violenza, spesso ignorate o taciute, se non ridicolizzate o minimizzate. La Giornata contro la violenza sulle donne, che oggi celebriamo a livello internazionale, non accende un faro solo su un genere – le donne – ma punta a una presa di coscienza collettiva”. Lo scrive il direttore dell’Ufficio nazionale per le Comunicazioni sociali della Cei, Vincenzo Corrado, nella newsletter diffusa oggi. “La violenza non è mai parziale o di settore, ma è una ferita profonda che lacera la vita e che coinvolge l’intera società – osserva -. In questo, il ruolo della comunicazione e dei media è fondamentale”.
Soffermandosi su “narrazioni distorte che colpevolizzano le vittime e fanno dilagare un’informazione deformata”, Corrado ricorda che “i punti nodali devono essere le dimensioni di cura e custodia che ogni comunicazione dovrebbe avere al suo centro. Così come la responsabilità”. Quindi, il direttore dell’Ufficio Cei cita il messaggio di Papa Francesco per la 52ª Giornata per le comunicazioni sociali e riferisce che, “se la via d’uscita dal dilagare della disinformazione è la responsabilità, particolarmente coinvolto è chi per ufficio è tenuto a essere responsabile nell’informare, ovvero il giornalista, custode delle notizie”. Infine, l’invito ad andare “ogni giorno, e non solo oggi, al di là degli stereotipi” per “costruire insieme, uomini e donne, una comunicazione autentica, rispettosa, unitiva”.