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Svezia: solo 8 persone a messa. Card. Arborelius ai fedeli, “passo drastico ma doloroso. E nel mondo ci sono sofferenze maggiori”

“Per noi cattolici in Svezia, le ultime norme sulle limitazioni alle nostre opportunità di celebrare la messa sono un duro colpo e causano grande dolore. Per me, è tra le cose più dolorose che abbia vissuto come vescovo”. Il cardinale di Stoccolma Anders Arborelius ha scritto ai suoi fedeli, in concomitanza con l’entrata in vigore il 24 novembre, di misure restrittive che impongono il limite di 8 persone alle celebrazioni. “È mia speranza e preghiera che ciò si applichi solo per quattro settimane”, aggiunge il cardinale. Ma “la diffusione dell’infezione è aumentata in modo così marcato che bisogna compiere questo passo drastico, anche se alcuni hanno difficoltà a capirlo”. Il cardinale nella lettera invita alla preghiera, in particolare per i malati, per chi è solo, per chi lavora in ambito sanitario, e chiede di continuare a “assistere i poveri e i senzatetto che sono i più vulnerabili in questo momento”. “È importante non farsi prendere dalle nostre preoccupazioni” perché, “in molte parti del mondo, le persone hanno subito sofferenze molto maggiori: Honduras, Armenia, Etiopia, Yemen, Libano”. E poi ringrazia “per tutto il supporto che ricevo da così tanti, ma anche per tutte le critiche leali e oneste che apprezzo davvero”.

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